Test neuropsicologia anziani

25.01.2020

L'invecchiamento è una tappa fondamentale nel percorso di vita di ogni individuo. Esso significa un cambiamento, un'evoluzione della persona all'interno del suo ciclo biologico.

Purtroppo spesso si identifica nella vecchiaia un problema e la persona anziana diventa solamente un peso di cui farsi carico. Dal nostro punto di vista questo è profondamente errato: la vecchiaia non va concepita come una malattia cronica a cui volgere le spalle. Essa va considerata come una delle tante tappe che una persona affronta nel suo cammino che, come ogni stadio di vita, presenta punti di forza e debolezza.                                                                 Con il passare degli anni il nostro cervello subisce una progressiva perdita di neuroni, potando ad una riduzione nelle capacità di memoria, attenzione, riconoscimento visivo, linguaggio pianificazione ed autocontrollo.                  I deficit legati a questi aspetto provocano un ridotto adattamento all'ambiente di vita quotidiano.                          Tale riduzione non è patologica ed è il risultato di una condizione di invecchiamento normale. Vi sono casi in cui, tuttavia, la riduzione neuronale è più elevata rispetto al resto della popolazione. In questi casi si può parlare di deterioramento cognitivo cronico progressivo o demenza. A questo proposito acquista un notevole peso una valutazione precoce delle proprie abilità cognitive al fine di intervenire tempestivamente.

Vi sono dei casi in cui la riduzione delle capacità cognitive non è da imputarsi ad un processo di invecchiamento, normale o patologico che sia, ma ad alcuni eventi traumatici. Traumi cranici o emorragie, ad esempio, causano danni a sistemi specifici del nostro cervello, provocando una riduzione nel funzionamento di abilità specifiche.                                                                      Nonostante un danno al cervello  sia irreversibile. Un' efficace valutazione e un percorso di riabilitazione strutturato può aiutare il paziente a recuperare parte della propria funzionalità.

Il Neuropsicologo

Il neuropsicologo è una figura professionale specializzata nella valutazione e riabilitazione di deficit cognitivi.

Nello specifico:

  • si occupa di valutare il corretto funzionamento cognitivo. Tale valutazione è quanto mai utile e

necessaria alla persona per sapere come agire nell'immediato futuro;

  • progetta programmi di intervento mirati allo scopo di potenziare il funzionamento cognitivo: nel caso di situazioni di invecchiamento normale o patologico l'obiettivo della stimolazione cognitiva è rallentare il decorso del progressivo deterioramento, cercando di protrarre nel tempo l'autonomia della persona e migliorare la qualità della sua vita.

Nel caso, invece, di deficit a singole abilità si vuole fornire un trattamento mirato alla riabilitazione della funzione deficitaria.

  • aiuta i familiari del paziente a capire meglio la sua situazione in cui si trovano e a rapportarsi

in modo più efficace con il congiunto;

  • fornisce un supporto psicologico al paziente stesso aiutandolo a comprendersi meglio

Inoltre, percorsi di psicoterapia possono risultare utili per accogliere ed elaborare i diversi vissuti che accompagnano questo importante periodo di vita: avere a disposizione uno spazio ed un luogo in cui poter dar voce alle proprie emozioni e in cui poter parlare di perdita, di paura, di morte è dal nostro punto di vista importante.